La 33enne centrata dal colpo d’arma da fuoco alla testa è stata operata nella notte ed è in rianimazione in condizioni disperate. Probabile l’esplosione accidentale del colpo mentre puliva l’arma
TERAMO – E’ stata operata nella notte R.G., la 33enne di Campli, trovata incosciente in casa e con una ferita alla testa provocata da un colpo d’arma da fuoco. Le sue condizioni sono stabili al momento e i medici non disperano di poterle salvare la vita.
Intanto proseguono le indagini sull’episodio: nel corso della notte negli uffici della squadra mobile, alla presenza del pm di turno, Laura Colica, sono stati ascoltati i genitori e verbalizzate alcune testimonianze. L’ipotesi al momento più plausibile è quella di un drammatico incidente. Sembra che la 33enne, titolare di un regolare porto d’armi, stesse pulendo la sua pistola in camera da letto ma inavvertitamente sarebbe partito un colpo.
Secondo quanto ricostruito dagli agenti della squadra mobile della Polizia di Teramo, la donna è stata ferita da un colpo di calibro 22 all’altezza dell’osso parietale destro. Il bossolo è stato trovato accanto al corpo. R.G. aveva ottenuto una licenza di porto d’armi per uso sportivo lo scorso 2 agosto e proprio venerdì scorso aveva acquistato in un’armeria, una pistola semiautomatica e 200 cartucce calibro 22, tutto denunciato alla stazione dei Carabinieri di Campli.
Per escludere che a sparare sia stata un’altra persona, sulle mani della donna è stato effettuato, dalla polizia scientifica, il test dello ‘Stub’ che cerca i residui di polvere incombusta.
Lo stesso pubblico ministero ha presenziato all’accurato sopralluogo presso l’abitazione famigliare dove si verificato l’incidente: l’arma è stata trovata e, poco distante, anche il bossolo esploso. “Gli elementi raccolti – dicono fonti inquirenti -, compresa la posizione del bossolo, rinvenuto poco distante, fanno ragionevolmente allo stato escludere che l’accaduto sia riconducibile a fatti di violenza altrui”.